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Tra Scilla e Cariddi

Una favola teatrale

 

Progetto di Giulia Drogo e Angelo Campolo 

Con Nunzia Lo Presti / Elvira Ghirlanda e Antonio Previti
Assistente Christian Basile 
Scene e costumi Giulia Drogo

Testo e regia Angelo Campolo

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Il "Teatromobile" in giro per la città

 

“Gioco, leggerezza e ironia”, sono le parole chiave con cui il regista Angelo Campolo, autore anche del testo, presenta un lavoro che “parte dal racconto dello Stretto di Messina com’è oggi, con tutte le sue bellezze, ma anche i tragicomici disagi vissuti da chi lo attraversa quotidianamente, per approdare alla scoperta dei miti antichi, Scilla e Cariddi”. Positiva ad oggi l’accoglienza del lavoro da parte dei ragazzi delle scuole e degli insegnanti in virtù di una chiave ironica e antiretorica con la quale lo spettacolo attraversa diversi temi del nostro presente come il cambiamento climatico o la parità di genere.  “Lavorare nelle periferie significa per noi porsi in ascolto ed in relazione al lavoro sul territorio già avviato negli anni da associazioni, scuole, enti e parrocchie per comprendere davvero di  cosa ci sia bisogno e fare del teatro uno strumento più che un fine, mirato a rafforzare il senso di comunità e la consapevolezza del ruolo che ciascuno di noi come cittadino può giocare all’interno della società”. â€‹

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DESTINATARI E OBIETTIVI DEL PROGETTO 

 

“Tra Scilla e Cariddi” si svolge a bordo di un “Teatro Mobile”, appositamente allestito su un furgone, per portare il teatro “lì dove non c’è”, in piazze, strade e zone periferiche, favorendo la socializzazione e la partecipazione dei cittadini.  Rivolto a spettatori di tutte le età lo spettacolo favorirà la connessione con le tradizioni, la storia e il patrimonio culturale e ambientale dello stretto di Messina. La realizzazione in forma itinerante incentiverà l’aggregazione sociale con riverberi economici per commercianti e ambulanti di tutte le circoscrizioni coinvolte. 

Obiettivo è creare un percorso condiviso che nasca dal confronto, dalla condivisione e dalla conoscenza del punto di vista degli altri, a partire alla storia del proprio territorio (la fiaba di “Scilla e Cariddi”, come pretesto di analisi e abbattimento dei pregiudizi). La modalità innovativa di realizzazione dello spettacolo dal vivo, invece, per il suo carattere itinerante permetterà di rivitalizzare spazi periferici della città dove sperimentare con tutta la cittadinanza nuove formule di socialità, trasformando l’incontro con il Teatro Mobile in un percorso ricco di momenti di condivisione.

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